Figliol prodigo: il padre misericordioso e i due figli
Drammatizzazione della parabola del figliol prodigo
(Vangelo secondo Luca 15, 11-31)
L’obiettivo immediato della drammatizzazione della parabola del figliol prodigo è coinvolgere nell’esperienza attuale delle verità antropologiche e teologiche annunciate nella storia narrata da Gesù. Con la drammatizzazione della parabola del figliol prodigo si vuole rendere possibile, attraverso il coinvolgimento psico-emotivo, un’autentica riflessione personale e collettiva sulle verità suddette, insieme ad un tempo esistenziale, morale e spirituale. La riflessione della parabola del figliol prodigo, infine, abiliterebbe al discernimento evangelico nel hic et nunc (qui ed ora) del vissuto quotidiano. In ciò si realizza la pedagogia ignaziana che vede nell’esperienza, anche per mezzo dell’immaginazione (come può essere l’esercizio della drammatizzazione) la prima tappa di un cammino volto al raggiungimento di una risposta qualificata e concreta alle domande che un cristiano riceve all’incontro della vita e delle istanze evangeliche.
I momenti per la drammatizzazione della parabola del figliol prodigo
La drammatizzazione della parabola si compone dei seguenti tre momenti
I. Introduzione sul significato della “buona/bella notizia”
II. Lettura ed interpretazione del brano evangelico
III. Esplicitazione sintetica del messaggio evangelico
Materiali necessari per la drammatizzazione
Il materiale necessario per la drammatizzazione è la Bibbia, dei quaderni per prendere nota di riflessioni o commenti e delle penne per ogni partecipante