Messaggio della parabola del figliol prodigo
Il terzo momento della drammatizzazione della parabola del figliol prodigo, il messaggio evangelico
III. Esplicitazione sintetica del messaggio della parabola del figliol prodigo
CONCLUSIONE
Il messaggio della parabola del figliol prodigo
Si chiederà ai partecipanti quale e dove sia la fine del racconto: ce l’ha o no una fine questa storia? Il padre ce la farà a riconciliare i figli? Per rispondere occorrerà andare al perché della narrazione di Gesù: cosa spinse Gesù a narrare questa vicenda così “familiare” eppure così strana? Si inviterà a leggere i versetti 1-7 del capitolo 15 del Vangelo secondo Luca, dove troviamo il contesto storico della narrazione. Qui i partecipanti scopriranno che i due figli sono emblematici di due categorie di interlocutori di Gesù: i peccatori da una parte e i perfetti della Legge dall’altra.
Si chiederà ai partecipanti di riconoscere nella nostra società i due interlocutori, tirandone le conseguenze. Ci saranno risposte brevi, azzeccate e seguite da silenzio… Ed ora: chi è il padre? Qui si avviserà il mistero centrale della fede cristiana: il Figlio per eccellenza che consegna se stesso alla morte, come uscita totale del Padre verso i figli divisi dalla dimenticanza dell’origine comune… La croce del diviso-per-amore unirà per sempre i cuori divisi dal peccato della negazione dell’amore. Due figli negarono il padre, che finirà in croce così come termina tragicamente la umana di Gesù. Un solo Figlio riunisce nel Padre così come terminerà col Vangelo della risurrezione la storia che fonda la nostra salvezza. E una bambina illuminandosi disse: “Ora capisco!”. Beati i puri di cuore.