Lettera sulla situazione in Libano
Carissimi amici,
siamo tutti estremamente preoccupati per la continua escalation bellica che vive il pianeta.
Il Medio Oriente, in tensione dall’immediato dopo guerra, sta vivendo la stagione più drammatica che l’intera comunità internazionale abbia visto da oltre un secolo.
Le cause sociali e geopolitiche sono note. I potenti della terra reagiscono cavalcando la legge del più forte: desertum fecerunt et pacem appellaverunt! Per ottenere la pace devi semplicemente eliminare l’altro.
Chi però crede sul serio in Dio, nel Dio che è amore, non si può rassegnare a questa logica.
Oggi l’appello ci arriva struggente dalle Chiese del Libano, cattoliche e ortodosse; dai fratelli musulmani sunniti e sciiti, da tanti ebrei dissidenti. In particolare, siamo stati interpellati dalla famiglia ignaziana: i padri gesuiti, la locale Comunità di Vita Cristiana, il MEG. Tutti impegnati direttamente nell’accoglienza dei tantissimi profughi in fuga dai bombardamenti israeliani che colpiscono indistintamente tutti. Forse ciò che riescono a fare appare come poche gocce per un oceano di necessità, poiché si calcola ormai circa un milione e mezzo di profughi in una nazione che conta non più di cinque milioni di abitanti. Ma ogni azione di soccorso è oggi estremamente necessaria. Pregare per la pace, ma non solo. Animati dallo Spirito di Dio che sempre suscita azioni di giustizia e di pace, di misericordia e di condivisione, siamo chiamati a compiere ogni sforzo culturale, politico ed economico per costruire ponti e non più muri…
Partire oggi per campi di volontariato risulta semplicemente impossibile. Non sappiamo quanto durerà il conflitto. Il Libano ha conosciuto già vent’anni di guerra e ora sta rivivendo l’incubo dal quale era faticosamente uscito appena vent’anni fa.
Occorre adesso immediatamente provvedere a sostenere almeno con un aiuto economico chi sta facendo di tutto, molto oltre le proprie risorse, per accogliere e salvare vite. I nostri canali sono quelli della CVX del Libano che dobbiamo iniziare a sostenere con un efficace fundraising.
Mobilitiamoci. Magari alcuni si sono rivolti per donazioni usando altri autorevoli canali, attivati da altre famiglie religiose, associazioni, movimenti come Save the Children o Emergency.
Noi ci orientiamo – in accordo con tutta la CVX mondiale – a sostenere le famiglie e gruppi che ruotano nella cerchia della nostra Comunità libanese che assistono circa diecimila profughi.
Vi indico allora le coordinate per eventuali donazioni:
Segretariato Nazionale della Lega Missionaria Studenti
IBAN: IT33B0200805181000400995649
Bic/Swift:UNCRITM1B44
Oppure
Progetto Quadrifoglio Onlus
IBAN: IT41T0501803200000011410750
Bic/Swift: ETICIT22004
(mediante questo canale è possibile la detrazione fiscale).
Per entrambi i conti utilizzare la causale: Emergenza Libano
Grazie per l’attenzione che porrete all’appello.
Ci piace concludere questa lettera-appello citando quanto ci è giunto dalla CVX libanese.
Restiamo uniti nella preghiera condividendo la fede e la speranza di p. Youhanna Khawand, uno dei sette eremiti del Libano, attraverso queste belle parole, semplici ma impegnative:
Qualunque cosa accada, non temere
No, non temere nulla
Gesù è con noi sulla barca, anche se si è addormentato
Non lasciarlo e non lasciare il remo
Perché con il suo no, fermerà la tempesta.
Il Signore che assicura la sua ricompensa a chi non si lascia vincere in generosità sostenga il nostro impegno con la forza del suo Spirito.
Un fraterno abbraccio,
Romolo Guasco, Presidente Nazionale
P. Massimo Nevola S.I., Assistente Nazionale
Roma, 23 ottobre 2024