4 Ottobre 2024
Cristiani nel mondoFocusNewsScenari

I primi mesi del nuovo Euroteam: obiettivi e sfide

DI ELEONORA MILAZZO*

A seguito dell’Assemblea della Cvx in Europa tenutasi a Malta a maggio 2024, con il nuovo Euroteam ci siamo incontrati ufficialmente per la prima volta dal 31 luglio al 3 agosto a Malaga, in Spagna. Qui la lettera sottoscritta da tutti i membri.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di riunirci in presenza, concludere la redazione delle conclusioni dell’assemblea di Malta (qui la versione in inglese) e riflettere insieme sulle raccomandazioni che ci sono state consegnate dalle comunità nazionali.

Il nostro incontro si è tenuto anche a margine dell’Assemblea della Cvx in Spagna, che si svolge ogni cinque anni ed elegge l’Esecutivo nazionale. Abbiamo quindi avuto modo di incontrare l’Esecutivo spagnolo uscente e partecipare all’avvio dei lavori di questo importante momento.

Le raccomandazioni al nuovo Euroteam

Il documento finale di Malta, diffuso alle comunità attraverso gli Eurolink e gli altri canali abituali, è frutto della preghiera e del discernimento dei 21 delegati delle comunità nazionali presenti all’assemblea.
Le raccomandazioni in esso contenute riguardano tre punti:

  1. Condurre delle consultazioni con le comunità nazionali per crescere come una comunità apostolica europea. L’obiettivo di questo processo sarà quello di ascoltare ciascuna comunità: quali sono i bisogni locali? Quali temi e sfide si trova ad affrontare ciascuna comunità? Che cosa può fare la comunità della Cvx in Europa rappresentata dall’Euroteam per far sì che ciascuna comunità Cvx si senta parte di quella comunità che “non conosce confini”?
  2. Potenziare la comunicazione della Cvx in Europa attraverso il miglioramento di sito, social media, newsletter e produzione di contenuti. Ci è stato chiesto che questa sia un’area prioritaria di lavoro per il nostro Euroteam, un passo pratico imprescindibile per far sì che gli strumenti comunicativi concorrano a renderci sempre più una comunità che cammina insieme.
  3. Rafforzare i gruppi di lavoro (network). L’Assemblea ha rinnovato, pur tra tante differenze di approccio al servizio apostolico, la necessità di proseguire il lavoro dei network tematici e, se possibile, espanderli. Come Euroteam continueremo quindi a coordinare il lavoro dei tre network esistenti, su migrazioni (Migration Network), ecologia (Ecology Network) e giovani (Youth Network), per i quali ogni comunità dovrebbe avere almeno un rappresentante. L’Assemblea ha suggerito anche di creare due nuovi network, uno sulla famiglia e uno sulla spiritualità.

Il confronto che anima il nostro cammino

Queste raccomandazioni non si possono definire ambiziose. In un tempo in cui il mondo, la Chiesa e ciascuno di noi si scontrano con violenze, diseguaglianze e ingiustizie che sembrano inarginabili ci si potrebbe forse aspettare di più da una comunità come quella della Cvx in Europa. Le stesse sono però il frutto di un lavoro complesso che non è stato privo di conflitti e divisioni, come Roberto Carnevale (Eurolink) ha raccontato nella sua testimonianza dall’assemblea di Malta. Un’Assemblea che non è riuscita a trovare posizioni comuni su temi più ambiziosi ed è rimasta divisa anche sulla necessità di essere tutti impegnati nel servizio apostolico “alle frontiere”.

Le divisioni riguardano temi per cui ci impegniamo e che per molti di noi sono imprescindibili, come l’accoglienza e la promozione dei migranti nella nostra società, la pace, l’attenzione ai carcerati, l’inclusione delle persone LGBT+ nella Cvx e nella Chiesa.

Ho potuto fare esperienza di un’Assemblea molto eterogenea nella sua composizione e che non ha ancora camminato abbastanza insieme. Se l’eterogeneità è sempre arricchimento per una relazione, in questo caso sento anche il rischio che il confronto fra posizioni diverse diventi scontro o chiusura; solo il cammino insieme saprà trovare una sintesi di giustizia.

Continua a dividerci anche quella che troppo spesso viene presentata come una scelta di campo tra Marta e Maria…

A quale dei due gruppi ci sentiamo di appartenere? Dobbiamo forse rinunciare all’incontro con Dio attraverso le altre persone se questo diventa terreno di scontro, divisione o ci crea disagio? Faremmo quindi meglio ad abbracciare una dimensione di spiritualità ripiegata su sé stessa? Queste sono alcune delle domande, per molti versi sorprendenti, emerse durante l’Assemblea di Malta che continuano a risuonare nelle nostre riunioni dell’Euroteam.

Rinascere dalle cicatrici

Affrontare le divisioni e rinascere dalle proprie cicatrici, come abbiamo imparato al Convegno di Palermo, richiede tempo e guide sapienti. Anche noi come Cvx in Italia abbiamo compiuto un cammino su molti di questi aspetti. Certamente permangono differenze di vedute, ma possiamo dirci comunità matura. Se allarghiamo lo sguardo ad altre realtà di Cvx nazionali o anche alle Cvx in Europa, la strada da compiere è ancora molto lunga. E forse siamo anche chiamati a dare testimonianza del nostro cammino ad altre comunità.

Per molte delle domande e delle divisioni che ho riassunto sopra sappiamo dove trovare delle risposte. Innanzitutto, nella parola di Dio, che consola e illumina. E nei nostri Principi Generali, che ci aiutano a declinarla nella vita relazionale di tutti i giorni. In questi mesi di confronto ho trovato molto conforto nel rileggere i Principi Generali che ci richiamano a orientare il nostro cammino all’“unità nell’amore e nell’azione”, al “bisogno pressante di lavorare per la giustizia, attraverso un’opzione preferenziale per i poveri” (PPGG 4 e 7).

Questo però richiede, appunto, un lungo cammino di discernimento individuale e di comunità. In questo caso di una comunità grande, diversificata e ancora da consolidare come quella europea.

Prossimi passi: il confronto diventa desiderio

I frutti del primo incontro del nostro Euroteam sono due.

Il primo è operativo e riguarda il processo di consultazione delle comunità nazionali che noi dell’Euroteam siamo state incaricate di intraprendere. Abbiamo deciso che il nostro primo passo sarà infatti incontrare, in presenza o virtualmente, le comunità nazionali. Ascoltare i loro bisogni e desideri per il futuro della loro comunità locale e nazionale e di quella, più grande, a volte forse anche lontana, dell’Europa.

Il secondo frutto è avere assaporato la bellezza del confronto, anche acceso, ma sempre accompagnato dalla preghiera e dalla condivisione.

Questo è il confronto che diventa desiderio e sogno. Tiene viva la nostra fede e ci fa venire voglia di continuare il cammino e la ricerca per costruire una comunità sempre più grande e accogliente perché varia e ricca al suo interno.

Il Migration Network si riunisce a Roma a ottobre

Il lavoro dell’Euroteam dei prossimi mesi coinvolgerà anche la nostra comunità nazionale nell’ambito delle consultazioni. Ci sarà anche un altro appuntamento che ci riguarderà da vicino. Dall’11 al 13 ottobre il Migration Network si riunirà a Roma, presso la nostra sede al Caravita.

* Eleonora Milazzo è di Palermo e vive a Roma, dove fa parte della comunità San Saba. È membro dell’Euroteam e coordinatrice uscente del Migration Network della CVX in Europa.

Visited 7 times, 1 visit(s) today

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *