Siria 2015: uno scritto profetico che parla a tutti noi…
SIRIA 2015 | Questo mio articolo parla della situazione siriana e della comunità Cvx del Paese. Mi è stato richiesto dal Segretariato Mondiale della Cvx ed è stato scritto in arabo, poi tradotto in inglese da Amal Khabazeh Alrayess e Zeina Haddad, che ringrazio per questa opportunità.
Non ho nessun desiderio di definire il conflitto politico in Siria nel 2015. (Rivoluzione, guerra civile, cospirazione? Non appena si prova a definire un conflitto se ne vede una parte sola e, in qualche modo, ne divento parte anch’io, e questo non lo voglio).
Quello che mi interessa è riflettere su cosa dice la Bibbia in proposito.
Quando Dio chiese a Caino: “Dov’è tuo fratello?”, Dio intendeva risvegliare in lui il senso di responsabilità nei confronti del fratello. Quando Caino, dimostrando indifferenza e insensibilità, rispose “Sono forse io il custode di mio fratello?”, stava uccidendo suo fratello Abele una seconda volta, divenendo il primo essere umano isolato, senza casa, un uomo in fuga. Sia la Bibbia, quindi, che i continui eventi drammatici in Siria ci portano a riflettere sulle conseguenze dell’assenza dei valori evangelici: la gloria di Dio non può risplendere in cielo, perché oscurata dalla guerra sulla Terra e dall’infelicità e miseria nel cuore dell’uomo.
Il Male e l’inganno della seduzione
Secondo la spiritualità ignaziana, il discernimento dello Spirito ci guida a riconoscere l’inganno della seduzione, così che riusciamo a non commettere il Male che si presenta come Bene. Lucifero si presenta come l’Angelo della Luce e la distruzione di un Paese e di un popolo incomincia con un inganno che seduce: se tu vivi nell’ingiustizia e il tuo fratello riceve onori e benedizioni, uccidendo il tuo fratello anche l’ingiustizia e il pericolo spariranno. L’Altro è l’Inferno stesso: se scompare, anche l’Inferno scompare e si può trovare il Paradiso. La catastrofe nel mio amato Paese è incominciata da queste perfide e letali seduzioni.
L’informazione nel mondo e in Siria
All’inizio questi messaggi sono stati divulgati da canali di informazione internazionali, che servivano al profitto di chi li finanziava. Questi media versano benzina sul fuoco e fanno in modo che esso divampi. Hanno fatto tutto il possibile perché la crisi raggiungesse un punto di non ritorno. Alla stessa maniera di come si esprime Lucifero, questi messaggi suonavano comprensivi, mansueti e persuasivi e si nascondevano dietro discorsi empatici, dietro annunci e proclami accattivanti e convincenti, dietro a sentimenti e valori come Democrazia, Libertà, Nazione e Indipendenza.
E sotto la spinta di questi messaggi, i civili iniziarono a uccidersi.
La lontananza dal Vangelo
Ciò non significa che la Siria non abbia problemi politici e sociali pronti a esplodere in qualsiasi momento. Ma ciò che voglio dire è che ciò che, nel mio Paese, è anti-evangelico, è profondamente radicato, ed è in relazione con la situazione (anti-evangelica) del mondo che ne è anche la ragione, le conseguenze, l’inizio e la fine.
In altre parole, forse, la crisi siriana riflette la crisi di un Mondo che è terribilmente lontano dalla Buona Notizia del Vangelo. Se guardiamo la situazione in Siria nel suo complesso, quello che vediamo sono solo masse di rifugiati e profughi che, come al tempo di Cesare Augusto, fuggono dalla loro terra.
Un Nuovo Avvento
Ma, se si osserva con uno sguardo attento e riflessivo, si può notare un piccolo gruppo di persone che stanno vivendo l’esperienza profonda e vivificante dei pastori nei vangeli della Natività. Posso testimoniare che i membri della Cvx in Siria, specialmente lo scorso anno, hanno sperimentato un clima di speranza, uno zelo di predicazione, di rinnovamento e di ispirazione nelle loro assemblee: posso affermare che stiamo vivendo un tempo di Grazia in tempo di guerra.
Ripartire dal Cenacolo…
Prima della guerra, il nostro modo di procedere come Cvx incontrava parecchi ostacoli: lamentavamo la mancanza di vitalità, la sensazione di non crescere come comunità e l’assenza di progetti apostolici. Alcuni padri Gesuiti, che erano per noi luminosa guida ed esempio, sono stati assassinati o rapiti ma, nonostante abbiamo perso anche alcuni membri Cvx a causa delle attuali drammatiche condizioni di vita, non avvertiamo un senso di perdita, né ci sentiamo orfani, ma uniti, come mai prima d’ora, nella preghiera, nella speranza di un gruppo che ha un unico cuore e che vive in un modo simile a quello della prima Chiesa formata dagli Apostoli.
Così come gli Apostoli trovavano conforto e coraggio nel ricordare i loro viaggi e le esperienze vissute con Gesù, anche noi ricordiamo la ricchezza delle esperienze formative con i padri Gesuiti (i compagni di Gesù), gli Esercizi Spirituali che hanno rinnovato la nostra fede, gli incontri di comunità e le iniziative apostoliche alle quali abbiamo collaborato.
Pensando a queste esperienze, riconosciamo che abbiamo veramente cercato di vivere il Vangelo e vogliamo continuare a vivere con questo spirito ancor più profondamente.
E come possiamo continuare nonostante la drammatica assenza di Padri?
Pensiamo di nuovo alla comunità degli apostoli quando, riuniti nel cenacolo, chiedevano la guida dello Spirito Santo promesso da Gesù.
Lo scorso anno ho fatto esperienza personale dell’efficacia spirituale di una comunità di laici che riconoscono e cercano la guida dello Spirito: in questo senso, e solo in questo senso, l’assenza di padri Gesuiti si è trasformata in un dono, ci ha costretto a cercare consolazione e coraggio e questi ci sono stati donati generosamente.
Con i Padri disponibili abbiamo portato avanti gli Esercizi spirituali e altre attività, impegnandoci in prima persona con senso di iniziativa e creatività.
Al momento, la Cvx siriana è una comunità in crescita con sempre nuovi gruppi. È una comunità che attrae nuovi membri, una comunità radicata nel servizio e nell’accompagnamento dei nuovi gruppi, una comunità “in uscita”, aperta e accogliente.
Nelle attività organizzate per aiutare e dare conforto abbiamo avuto la possibilità di aprire le porte a tanti altri, anche a Musulmani.
E ora continuiamo a pensare: come possiamo portare e diffondere lo spirito del Vangelo in un mondo che ne è così lontano?
Noi, come Cvx Siria, abbiamo sentito e apprezzato la solidarietà e il sostegno, sia materiale che spirituale, della comunità Mondiale. Questo sostegno fraterno ha fortemente contribuito al successo delle nostre iniziative di comunità.
Quello che noi ora desideriamo non è solo la vostra comprensione o che il vostro sostegno continui, ma la condivisione della gioia e dell’entusiasmo per la Buona Notizia che, come unica Comunità Mondiale, sentiamo la responsabilità pressante di annunciare al mondo.
Abed Rayess – Cvx/Clc Siria [traduzione italiana a cura di Luisa Bonetti]