Kerygma (da Gentes, 07-08/2008)
Kerygma, annunciare il Vangelo
Kerygma è una parola greca, significa “annuncio”. Nel linguaggio cristiano delle origini stava a indicare il primo annunzio della fede nel Cristo morto e risorto. Un elemento essenziale nella creazione delle comunità, proprio dei missionari di ogni epoca e riscoperto dalla Chiesa universale col Concilio Vaticano II. Si tratta di una comunicazione diversa dalla semplice catechesi, dall’omelia e dalla lezione sacra. È qualcosa di appassionato, che sgorga da un cuore pieno di entusiasmo e di convinzione, un cuore che ha sperimentato in prima persona la salvezza della fede nel Signore Gesù.
Kerygma indica allora comunicazione personale di incontro con una persona viva, capace di rispondere agli interrogativi più profondi, di consolare gli afflitti, di animare scelte esistenziali in ordina all’amore del prossimo e, per ciò stesso, all’amore di Dio. Le pagine che seguono vogliono essere un tentativo di comunicazione spirituale kerigmatica. Organizzata in 15 schemi adatti per la meditazione personale e lo scambio di gruppo, si presenta come sussidio utile per animare preghiere e azione dei campi missionari. Per la Lega Missionaria Studenti, è stato pensato in special modo per il campo di Cuba, il primo in senso stretto che si qualifica come specifico di evangelizzazione. Siamo grati ai contributi del P. Virginio Spicacci S.I., vero specialista del Kerygma, e di don Bartolomeo Puca, che ha riorganizzato un lavoro già pubblicato anni addietro in parte sulla nostra rivista e in parte su Progetto Alveare, sussidi di apostolato giovanile dei gesuiti italiani. Possano queste pagine aiutare i lettori a sperimentare qualcosa della freschezza del Primo Annunzio della fede, per divenirne in modo sempre più appassionato trasmettitori alle generazioni del nostro tempo.
Annunciare il Vangelo non è solo un fatto di parole e di timbro di voce più o meno convincente. È tutta la vita che dev’essere annuncio di una salvezza gratuitamente ricevuta e che gratuitamente va donata. Ma le parole sono importanti. Il Signore possa davvero usare le nostre voci umane per far risuonare la sua Parola: sarebbe, credo, il dono più bello che potrebbe darci!
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Sommario
EDITORIALE
Annunciare il Vangelo, di Massimo Nevola sj
STUDIO
La buona notizia di Gesù di Nazareth. Quindici schemi per la preghiera personale e la condivisione comunitaria sul kerygma cristiano, di Massimo Nevola e Bartolomeo Puca
- Un po’ di tempo
- Una morte alternativa
- Guardando veramente si capisce
- Invocare il nome di Gesù
- La crisi della fede
- Dio attraverso la morte
- Il nuovo Verbo: Amare
- La paura di perdere ancora
- I mezzi della salvezza di Dio
- La verità della buona notizia
- Nulla di più importante: ascoltare
- Le resistenze del cuore
- Il vero nodo delle comunità: la rivalità
- Non perdere tempo
- Ciò che più vale… Un nuovo inizio