Estate missionaria (Gentes, 11/2007)
L’estate missionaria della Lms
Questo numero di Gentes è dedicato alle riflessioni e alle risonanze dell’estate missionaria della Lega Missionaria Studenti in Bosnia, a Cuba, in Perù ed in Romania. Gli ultimi due articoli sono dedicati all’esperienza in Terra Santa e ad uno studio sulla difficile realtà abitativa della città di Palermo, anche queste storie di un’estate missionaria.
Estate missionaria: il coraggio di farsi parte della soluzione, non del problema
Dall’editoriale di Leonardo Becchetti
Il mio primo convegno della Lega Missionaria Studenti è stato innanzitutto un’esperienza ricca di doni. Per questo non posso che ringraziarvi tutti. Il mio tentativo di impegno per affermare l’economia della responsabilità sociale e le sue realtà (microcredito, commercio equo, Banca Etica, finanza etica) nel desiderio di andare alla radice e modificare i meccanismi d’ingiustizia spesso rischia di inaridirsi o di affievolirsi rimbalzando contro la mancanza di sensibilità, il cinismo, e l’indifferenza di molti interlocutori. È stato perciò veramente prezioso ed “energetico” trovare persone come voi, piene di entusiasmo e capaci di mettere in piedi realtà significative, vivendo un’estate missionaria in prossimità con gli ultimi, riflettendo ed approfondendo l’esperienza vissuta e progettando interventi per migliorare le difficili situazioni sociali cui i progetti intendono dare una risposta. Nei vostri entusiasmi e passioni ho trovato confermate le mie. Nei tanti momenti vissuti assieme durante questo convegno mi viene da riflettere che, di fronte ai problemi di sostenibilità sociale ed ambientale che viviamo in questa epoca contraddittoria, ci sono tre atteggiamenti fondamentali.
Il primo è quello di chi fa lo struzzo e non vuole vedere i problemi. Molto spesso in questi casi, si scelgono percorsi diversi dall’unico vitale e in grado di realizzarci in pienezza (quello nel quale condividiamo, ci spendiamo e ne usciamo arricchiti e vivi). E si finisce così, per il non voler vedere il problema, per diventare parte dello stesso, avvilendosi in percorsi vitali privi di senso e in uno scacco esistenziale che può finire per aggiungere nuove problematiche sociali a quelle già esistenti. Il secondo è l’atteggiamento di quelle persone che sono pienamente consapevoli di tanti drammi e ne partecipano con intensità. Anzi restano talmente sgomenti da non essere in grado di abbozzare una reazione, precipitando in un pessimismo esistenziale senza sbocchi. Il terzo gruppo è costituito da coloro che, dopo il primo shock che ogni essere umano sensibile vive di fronte a problematiche drammatiche con cui si viene a contatto in esperienze come quelle dei campi, ha la serenità e l’intelligenza di fare una scelta di fondo decidendo di voler essere parte della soluzione e non del problema, scegliendo, come diceva con una felice espressione il video di Etimos, di stare “dall’altra parte della vita” (in realtà l’unica degna di essere vissuta). Questo tipo di persona sa anche superare lo smarrimento e il senso d’impotenza che nasce quando scopriamo che, con tutta la buona volontà, non possiamo far- cela da soli di fronte all’enormità di certi problemi. E capisce che bisogna mettersi in rete (nella Lms, con le altre realtà di spiritualità ignaziana come la Cvx, con tutto il terzo settore) per lavorare insieme, perché, se da soli siamo radicalmente insufficienti, mettendo insieme le forze possiamo fare qualcosa di buono. È questa consapevolezza che da nuovo slancio alla nostra missione, che consiste anche nel coinvolgere altri compagni di viaggio e nel mettersi in relazione con altri non solo all’interno della nostra associazione, ma anche con tutti gli altri uomini di buona volontà impegnati ad “organizzare la speranza”. Sono convinto che facciamo e dobbiamo far parte tutti di questo terzo gruppo di persone. E che possiamo guardare alla realtà con l’energia e la carica di chi qualche piccolo traguardo ha contribuito a farlo raggiungere.
Se il nuovo non passa per noi busserà alla porta di altri, ma è sul saper mettere le vele al vento che si gioca l’opportunità chiave della nostra esistenza. E l’estate missionaria con la Lms è proprio questa vela al vento. È l’integrazione tra la fede, la missione e la vita adulta, attraverso i passaggi delicati delle scelte professionali ed affettive, la nostra vera sfida. Il cammino di comunità (Lms e Cvx), la possibilità di alimentarsi alla fonte dello Spirito e il confronto con la ricchezza e la fantasia dell’estate missionaria di ciascuno dei nostri compagni di viaggio, sono la migliore garanzia che questa sfida possiamo vincerla, continuando a risuonare come oggi e realizzando l’obiettivo di una pienezza di vita.
Sommario
EDITORIALE
Il coraggio di farsi parte della soluzione, non del problema, di Leonardo Becchetti
VITA LEGA SPECIALE ESTATE MISSIONARIA 2007
- Bosnia 2007, diario di viaggio, di Giusy Chiocchi
- Lms: primo di campo di evangelizzazione a Cuba, di Massimo Nevola s.j.
- Cuba 2007: molto più di un campo di evangelizzazione…, di Pierluigi Conzo
- Pensieri sparsi sul Perù, il Che, gli immigrati e una storia di famiglia, di Luca Capurro
- I due volti di Sighet, di Bianca Maria Caiola
- Un’estate a Sighet, insegnando inglese e imparando la gratuità dell’amore, di Enrico Russo
- Sighet, la mia seconda patria, di Andrea Capurro
- Pellegrinaggio in Terra Santa e considerazioni connesse, di Luca Capurro
MISSIONE E SOCIETÀ
Palermo, com’è dura la lotta per la casa nella città dei luoghi comuni, di Giovanni Barbieri
III DI COPERTINA
La biblioteca di Gentes