10 febbraio, Giorno del Ricordo
Una mostra virtuale sulla strada della riconciliazione
In occasione del Giorno del Ricordo (10 febbraio), l’Istituto regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia (Irsrec-Fvg) propone la mostra virtuale “Il confine più lungo. Dai conflitti alla riconciliazione sulla frontiera adriatica”.
“La mostra intende collaborare a tale impegno — come ha sottolineato il prof. Roul Pupo, fra i curatori della mostra — offrendo una ricostruzione del passato all’insegna del rigore e della pietà, ma con uno sguardo di speranza verso il futuro”.
Chi l’ha resa possibile
L’iniziativa di questa mostra, che sviluppa le vicende del confine adriatico nell’arco di due secoli, è stata realizzata con il contributo degli storici dell’Università di Trieste, della Biblioteca degli studi slovena di Trieste, della Società degli studi fiumani, dell’Istituto Parri e dall’Associazione Giuliani nel mondo.
Suddivisa in 36 pannelli tematici, consente un approfondimento sulla storia di una terra luogo d’incontro di culture, tradizioni, religioni e lingue diverse fino ad arrivare ai fatti drammatici del secolo scorso.
Di particolare rilievo l’ultimo pannello dedicato ai percorsi della riconciliazione, che si sono sviluppati all’interno del percorso di unificazione dell’Europa e con importanti celebrazioni e momenti d’incontro fra i presidenti d’Italia, Croazia e Slovenia.
Un processo che ha consentito, fra l’altro, alle città di Gorizia e Nova Gorica di essere proclamate insieme Capitale europea della cultura nel 2025.
“Oggi il confine tra Italia e Slovenia, da frontiera di divisione — così il presidente Mattarella durante la cerimonia di proclamazione — si trasforma in punto di incontro, di raccordo, di collaborazione per aggregazione e nuove idee”.